Nascosta tra le colline di Vittorio Veneto, Costadilà è nata dalla visione di un "articoltore" che credeva nel potenziale di uve autoctone.
Trasparenza è la parola chiave: le bottiglie rivelano lieviti indigeni e un colore ambrato in continua evoluzione.
Più che una cantina, Costadilà è un ritorno ai valori di una fattoria a ciclo chiuso, dove vigneti, frutteti, ortaggi e animali convivono in armonia.
I vini, imbottigliati in vetro trasparente per mostrarne le sfumature, sono espressione di un territorio unico. I loro nomi, 280slm, 330slm e 450slm, richiamano le altitudini dei vigneti.