Il Castello di Castellengo, situato sulle prealpi biellesi sotto il Monte Rosa, ospita da secoli la produzione di pregiati vini che nascono nelle vigne circostanti su antichi terreni di origine glaciale marina, dove da sempre si coltivano principalmente Nebbiolo ed Erbaluce.
Magda e Alessandro Ciccioni reinterpretano quotidianamente questa tradizione attraverso il recupero, quasi archeologico, delle antiche vigne, ricostituendo la storica proprietà chiamata oggi Centovigne perché composta da piccoli vigneti distribuiti sulle colline tra il Castello di Castellengo e Mottalciata, in Alto Piemonte.
Le settecentesche cantine valorizzano l’utilizzo di vasche in cemento e di grandi botti di rovere per l’affinamento dei vini, unendo nuove conoscenze e tradizione in un connubio di tecnologia e storia.
Le nostre radici affondano nel lontano 1682, anno in cui risale il documento con l’elenco di quanti torchi, quante botti e quanti tini, si trovavano all’interno delle crote di Castellengo.
Il 28 settembre 1748 viene redatto il Cabreo, una relazione giudiziaria relativa ai beni feudali di Castellengo, dove si determinano l’estensione delle vigne e i sistemi di coltivazione impiegati.
Nel 1888 compare poi il prospetto riassuntivo dell’ Azienda Sella in Castellengo con le entrate e le uscite relative alla vendita del Castellengo.