Orario: mattina ore 10.30 e pomeriggio ore 15.30
Durata dell’esperienza: 90 min
Punto di incontro: enoteca
Il Castello di Meleto fin dal 1256 accoglie i visitatori di Gaiole in Chianti dalla sua posizione privilegiata in alto sulle colline, da dove domina i terreni circostanti disegnati da vigneti e boschi.
Vivi l’emozione unica di una passeggiata indietro nel tempo, visitando questo antico maniero per scoprire tutti i segreti della sua storia millenaria.
Accompagnato da una guida, avrai la possibilità di passeggiare nei meravigliosi giardini che circondano il Castello, di esplorare il Piano Nobile, le Antiche Cantine e il pittoresco Teatrino Settecentesco. La visita terminerà in Enoteca con la degustazione dei nostri eccellenti vini.
L'esperienza comprende:
Visita guidata tra Vigneti, Big Bench, Giardino aromatico. Visita delle sale nobili, del teatro settecentesco, delle cantine storiche e della Vinsantaia. Degustazione di 2 vini ed olio di
produzione propria.
Vini
CHIANTI CLASSICO
CHIANTI CLASSICO RISERVA
Disponibilità: tutto l’anno su richiesta
Le prime testimonianze su Meleto risalgono all'XI secolo, periodo in cui il Castello apparteneva ai monaci Benedettini della Badia a Coltibuono.
Il nome “Meleto in Chianti” è citato per la prima volta nel 1256 nel Libro degli Estimi dei Guelfi fiorentini, come proprietà di una famiglia feudale locale. Grazie alla sua posizione, vicino al confine tra i territori delle Repubbliche di Firenze e di Siena, il castello divenne prima il principale baluardo fiorentino della zona ed in seguito una delle principali fortificazioni nel Terziere di Gaiole della Lega del Chianti. Ciò fece del castello un’ambita preda tra i due contendenti, anche se non subì mai gravi distruzioni.
Il Castello di Meleto Oggi
Tra le tante storie di cui le mura di Meleto sono state testimoni, la più curiosa e significativa è senza dubbio la costituzione della società Viticola Toscana, nata alla fine degli anni ‘60 con lo scopo di valorizzare la vocazione vitivinicola del territorio. A partire dal 1966 l’agricoltura italiana ha vissuto, infatti, un periodo di grande fermento con l’entrata in vigore del “Piano Verde” e la caduta delle barriere doganali nel Mercato Comune, eventi che in due anni fecero tornare alla terra oltre centomila lavoratori.
Da queste premesse, nel maggio 1968, Gianni Mazzocchi, fondatore dell’Editoriale Domus, ebbe l’idea di lanciare attraverso le pagine della rivista QuattroSoldi una sottoscrizione chiamata “Operazione Vigneti”. Un’iniziativa che oggi verrebbe definita crowdfunding e talmente all’avanguardia che all’epoca venne ripresa anche dalla stampa internazionale. Lo scopo era quello di raccogliere 150 milioni di Lire attraverso la sottoscrizione di quote dal valore di 10.000 Lire ciascuna. Ogni adesione doveva essere di “almeno una minima unità azionaria coltivatrice”, corrispondente a 100 azioni, per un valore minimo di 1 milione di Lire.
Fin da subito, l’Operazione Vigneti suscitò interesse e consensi, tanto da raccogliere in soli due mesi oltre mezzo miliardo di Lire. Venne, così, costituita la Viticola Toscana che acquisì il Castello di Meleto, ancor oggi sede della società, e circa 1.400 ettari di terreno circostante. Fedele all’impegno preso con i sottoscrittori, la Viticola Toscana si dedicò al risanamento della proprietà, che versava in condizioni di abbandono e sottosviluppo. Con la rinascita agronomica cominciò anche il recupero storico e architettonico dell’area grazie agli interventi sui casali, sulla Pieve con l’annesso convento di Santa Maria a Spaltenna e sul Castello.
Oggi la società Viticola Toscana, con i suoi 1.600 azionisti-fondatori, è ancora proprietaria dell’intera area e rappresenta un modello aziendale tanto efficiente quanto unico.